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- Chiostro del complesso monumentale di Sant'Agostino, Montalcino (Siena) 9-30 Novembre 2018
Scuola Permanente dell'Abitare, OCRA, rassegna Non ho paura dell'uomo nero
opera site-specific multimediale con 2 videoproiezioni, 2018 vedi video
stoffa, reti in fibra di vetro, colori spray e filo di rame 3,70(h)x20x25 m
si ringraziano i migranti, uomini e donne che hanno reso possibile la realizzazione dei video all'interno di quest'opera
foto di Massimo Marini
foto di Franca Marini
foto di Marco Giamello
descrizione
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foto di Massimo Marini
In occasione della rassegna sul tema della migrazione Non ho paura dell’uomo nero, 9-30 Novembre 2018, realizzata da Scuola Permanente dell'Abitare, OCRA Montalcino e Comune di Montalcino, è stata riproposta l’installazione Transnational Migration and Immigration di Franca Marini realizzata per il Human Rights Institute at kean University, Union, NJ, 1 Febbraio - 20 Giugno 2018. L’opera è stata reinterpretata e contestualizzata dall’artista all’interno del chiostro cinquecentesco del complesso monumentale di Sant’Agostino sede dell’ Officina Creativa dell’Abitare.
- Il giorno dell’inaugurazione, 9 Novembre, è stato inoltre presentato il video a new life / una nuova vita con testimonianze di migranti provenienti da Tunisia, Togo, Eritrea, Kurdistan e Bangladesh, alcune delle quali raccolte dall’artista nel 2016 a Riace, paese simbolo a livello internazionale d’integrazione e accoglienza grazie all'accorta politica d'inclusione portata avanti dal sindaco Domenico Lucano.
- L'installazione è stato il set d'interazione con la performance dell'attrice Annet Henneman, Somud U Ahlam / Resistenza e Sogni e con quella a cura di Samuel Fuscà con Florencia Ramón e Antu Munai sul perchè del viaggio.
Immagini di uomini, donne e bambini ammassati su imbarcazioni di fortuna in balia della morte tra le acque del Mediterraneo o in marcia attraverso lunghissimi, rischiosi e talvolta fatali percorsi dai paesi centroamericani verso il Nord America, non possono lasciarci indifferenti, non possono non modificare la nostra percezione della storia presente. Elaborare attraverso le immagini dell’arte quella che possiamo definire una tragedia epocale può avere un senso. Come artista ho sentito l’esigenza e la responsabilità morale di farlo.
Con questa installazione ho però cercato di rappresentare non solo il viaggio di speranza a cui sono costretti milioni di migranti alla ricerca di una nuova vita, ma anche quel viaggio inteso come trasformazione interiore che ogni uomo e donna può dover intraprendere per superare, lasciarci alle spalle ciò che ancora non ci rende completamente umani. Una trasformazione che non può prescindere dall’incontro e accettazione del diverso, del non conosciuto e come tale da temere – il pericolo che il migrante rappresenta nell’immaginario collettivo della nostra società – che implica il riconoscimento nell’altro della nostra condivisa umanità senza cui costruire un mondo diverso e più giusto non è possibile.
Resti di ciò che un giorno era un riparo, frammenti di oggetti quotidiani impigliati su reti lacerate o come alla deriva dopo un naufragio, creano una scenografia che evoca un senso di smarrimento e lacerazione. Da un paesaggio desertico senza vita il visitatore viene condotto all’incontro con i volti di quegli uomini e quelle donne che hanno sfidato la morte. Il video alla fine di questo viaggio immaginario apre con il migrante Togolese, vittima come tanti altri di razzismo e intolleranza xenofoba, il cui ferimento scatenò i fatti di violenza che avvennero a Rosarno nel 2010.
Franca Marini, Gennaio - Ottobre 2018
allestimento
- foto archivio Archos
chiostro del complesso monumentale di Sant'Agostino sede della Scuola Permanente dell'Abitare
foto di Marco Giamello
foto di Massimo Marini inaugurazione
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foto di Marco Giamello
performances
- Somud U Ahlam / Resistenza e Sogni
performance dell'attrice Annet Henneman - Teatro Nascosto di Volterra -
in interazione con l'installazione Transnational Migration and Immigration di Franca Marini
Scuola Permanente dell'Abitare, OCRA, chiostro del complesso monumentale di Sant'Agostino, Montalcino, 30 Novembre 2018
rassegna Non ho paura dell'uomo nero
fermi immagini di Franca Marini
performance spontanea sul perchè del viaggio di Samuel Fuscà con Florencia Ramón e Antu Munai
in interazione con l'installazione Transnational Migration and Immigration di Franca Marini
Scuola Permanente dell'Abitare, OCRA, chiostro del complesso monumentale di Sant'Agostino, Montalcino, 1 Dicembre 2018