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- Human Rights Institute gallery, Kean University, Union, NJ
1 Febbraio - 20 Giugno 2018 a cura di Neil Tetkowski
multi-media installazione con 3 videoproiezioni, 2018 vedi video
stoffa, reti metalliche, reti in fibra di vetro, colori spray e filo di rame 8x3,30(h)x22 m
si ringraziano i migranti, uomini e donne che hanno reso possibile la realizzazione dei video all'interno di quest'opera
foto di Massimo Marini
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foto di Massimo Marini
Immagini di uomini, donne e bambini ammassati su imbarcazioni di fortuna in balia della morte tra le acque del Mediterraneo non possono lasciarci indifferenti, non possono non modificare la nostra percezione della storia presente.
Elaborare attraverso le immagini dell’arte quella che possiamo definire una tragedia epocale può avere un senso. Come artista ho sentito l’esigenza e la responsabilità morale di farlo.
Con questa installazione ho però cercato di rappresentare non solo il viaggio di speranza a cui sono costretti milioni di migranti alla ricerca di una nuova vita, ma anche quel viaggio inteso come trasformazione interiore che ogni uomo e donna può dover intraprendere per superare, lasciarci alle spalle ciò che ancora non ci rende completamente umani. Una trasformazione che non può prescindere dall’incontro e accettazione del diverso, del non conosciuto e come tale da temere – il pericolo che il migrante rappresenta nell’immaginario collettivo della nostra società – che implica il riconoscimento nell’altro della nostra condivisa umanità senza cui costruire un mondo diverso e più giusto non è possibile.
Resti di ciò che un giorno era un riparo, frammenti di oggetti quotidiani impigliati su reti squarciate o come alla deriva dopo un naufragio, creano una scenografia che evoca un senso di smarrimento e lacerazione. Dall’oscurità di un paesaggio desertico senza vita il visitatore viene condotto lungo un percorso che porta all’incontro con i volti di quegli uomini e quelle donne che hanno sfidato la morte.
Il video alla fine di questo viaggio immaginario apre con il migrante Togolese, vittima come tanti altri di razzismo e intolleranza xenofoba, il cui ferimento scatenò i fatti di violenza che avvennero a Rosarno nel 2010.
Franca Marini, Gennaio 2018
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foto di Marco Giamello
- foto di Massimo Marini
foto di Marco Giamello
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foto di Neil Tetkowski
le celebrazioni degli studenti della Kean University per il African Heritage Month 2018 si sono svolte il 1 Febbraio nella Human Rights Institute gallery contemporaneamente all'inaugurazione dell'installazione Transnational Migration and Immigration
video di Neil Tetkowski
- Transnational Migration and Immigration è stato un progetto artistico che oltre alla realizzazione dell’installazione nella galleria del Human Rights Institute ha incluso iniziative / attività didattiche sul tema della migrazione espressione dell'impegno dell'artista ad approfondire questa tematica e della sua volontà a coinvolgere il corpus studentesco della Kean University
foto di Franca Marini
nel campus, all’esterno della galleria, sono stati proiettati per tutta la durata della mostra-installazione, 1 Feb- 20 Giu, una serie di documentari sul tema selezionati e proposti dall’artista download lista documentari
tra essi anche a new life / una nuova vita realizzato da Franca Marini vedi video e descrizione
su iniziativa del curatore Neil Tetkowski, sono stati creati pannelli didattici collocati nel corridoio antistante l’ingresso alla galleria. Ai fini della loro realizzazione, l’artista ha fornito info, dati ed una sintesi del fenomeno migratorio dai paesi africani verso l’Europa dal 2013 al 2017 download pdf sintesi
in collaborazione con il progetto europeo Labe - Lampedusa Berlin Travel Journey Project - l’artista ha organizzato 2 sessioni interactive via Skype tra gli studenti della Kean University, i loro docenti Prof.ssa Sara Compion e Prof. Dennis Klein, e operatori che lavorano con i migranti in Europa, rispettivamente il 5 Febbraio con Herbert Splinder, un rappresentante di LaBe a Berlino che assiste rifugiati minori non accompagnati e il 6 Febbraio con Alberto Mallardo un membro dell’organizzazione Mediterranean Hope a Lampedusa che si occupa degli sbarchi e dell'assistenza ai migranti download labe pdf download Mediterranean Hope pdf
si ringraziano per la gentile collaborazione Lorenzo Filippeschi, creatore del LaBe project e Giovanna Lachi, presidente dell' Associazione Punto 8
foto di Marco Giamello
l'artista con il curatore Neil Tetkowski, gli studenti "docents" della galleria del HRI e la prof.ssa Anna Shukeylo con la sua classe
l’installazione Transnational Migration and immigration per iniziativa dei docenti della Kean University è stata visitata da classi di studenti a cui è stato richiesto di elaborare la loro esperienza interattiva con l'opera.
Si ringraziano in particolare i professori Sara Compion, Dennis Klein e Anna Shukeylo. Si ringraziano inoltre gli studenti per la profondità e complessità dei loro pensieri, osservazioni e commenti sull’installazione.
Si ringrazia inoltre la prof.ssa Liza Papi, docente della St. John's University, Jamaica, NY, per aver organizzato una visita insieme ai suoi studenti alla HRI gallery della Kean University
commenti degli studenti ai seguenti link pdf 1 pdf 2 pdf 3 pdf4