Urban Lines

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10 – 27 Giugno 2008  Urban Lines StudioArteFuoriCentro, Roma  a cura di Ivana d’Agostino 
video installazione con musiche originali di Gianpaolo Cappelli
eseguite da Gianpaolo Cappelli & Car_Ma (Carlo Torrini e Maso Ricci)
testo critico in catalogo di Ivana d’Agostino  download pdf

comunicato stampa
                                                                         
Martedì 10 giugno 2008, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la personale di Franca Marini. Urban lines, videoinstallazione con musiche originali di Gianpaolo Cappelli curata da Ivana D’Agostino.
La mostra, è il sesto ed ultimo appuntamento di Disorientarsi a più voci, ciclo tematico di approfondimento, ideato dai critici Ivana D’Agostino e Loredana Rea.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 27 giugno, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17,00 alle 20,00.

Nell’arco di tempo compreso tra febbraio e giugno sei artisti – Franca Marini, Luisa Colella, Angela Corti, Teresa Mancini, Fernando Rea e Marzia Corteggiani – differenti per formazione, scelte operative, metodologie espressive e progettualità di lavoro, si confrontano sulla complessa molteplicità delle prassi creative, sulla necessità di attraversare territori diversi per poter trovare stimoli e motivazioni teoriche alle molteplicità linguistiche e metodologiche che rappresentano il tessuto vitale della contemporaneità.
L’intento critico è quello di tracciare una linea che tagli trasversalmente gli assunti, i percorsi e gli obiettivi che si vanno elaborando nei multiformi ambiti delle esperienze legate alla sperimentazione. Il collante è la frantumazione del linguaggio, che meglio riesce a materializzare le differenze, le singolarità, le inevitabili diversità di riflettere sul presente.

Primo evento espositivo a Roma questo di Franca Marini, artista senese di formazione e nascita, che con la mostra Urban Lines presso lo Studio Arte Fuori Centro documenta il compendio di un suo lavoro di ricerca su New York attraverso cui definisce emozioni e riflessioni relativi agli anni trascorsi nella Grande Mela, verificati oggi, attraverso la lente distanziante del confronto con la realtà senese, da cui in altre date rifuggiva, e con Roma, una nuova capitale dell’arte, tuttavia così diversa, per storia e tradizione dalla città americana. É una videoinstallazione quella proposta dall’artista della durata di quindici minuti proiettata a ciclo continuo.

Le immagini di New York in bianco e nero e a colori, variamente elaborate al computer, interpolano velocizzazioni diversificate di visualizzazioni urbane in sincrono con musiche contemporanee di sottofondo, appositamente elaborate per questo video da Giampaolo Cappelli, eseguite da Gianpaolo Cappelli & Car_Ma (Carlo Torrini e Maso Ricci).
Le voci della città, inserite anch’esse come tessuto musicale secondo espedienti ripresi dall’avanguardia storica, contribuiscono anch’esse, oltre alle immagini delle mura di Siena frammiste in rapida alternanza a quelle della testimonianza archeologica di Roma e alle veloci apparizioni dello skyline di New York, delle sue strade affollate e delle sequenze della metropolitana, a diversificare ulteriormente le tre realtà considerate dalla Marini.