Dal dipinto all'immagine

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From painting to images 234 Gallery, Upton Building, Buffalo State College, State University of New York, Buffalo, NY  
29 Ott - 3 Nov 2007 
1 Novembre presentazione e screening video Dal dipinto all'immagine di Domenico Fargnoli

comunicato stampa

Si tratta di una vera e propria installazione la mostra personale che l’artista Franca Marini ha realizzato ad hoc per gli spazi del Buffalo State College, State University of New York, dove è stata invitata come Visiting Artist.
Attraverso il gioco dei fili di rame, che potrebbero alludere a quella vitalità grazie alla quale è possibile la realizzazione artistica dell’immagine, l’artista determina un percorso che conduce al fulcro dell’intera installazione: una grande tela dipinta collocata come all’interno di uno schermo ideale, composta da pannelli sovrapposti e tenuti sospesi da sottili fili di rame.
In quest’opera Franca Marini ha cercato di rappresentare, con mezzi pittorici, il processo di costruzione dell’immagine della video arte in cui più immagini possono simultaneamente esistere e fondersi in una sempre nuova ed in movimento. Anche il suo attuale interesse per le installazioni, cioè la creazione di opere ideate per uno specifico spazio, sembra avere un punto di contatto con la video arte: in entrambe l’artista amplifica al massimo le potenzialità espressive e comunicative intervenendo attivamente nello spazio, inteso come luogo vissuto dallo spettatore e permeato dalla sua presenza.
Le forme scultoree sospese, costruite dall’intreccio da un punto all’altro nello spazio dei fili di rame, non potranno più materialmente esistere dopo la loro dislocazione dal luogo per le quali sono nate così come le opere della video arte sono percepibili soltanto quando proiettate su uno schermo; ciò potrebbe dare adito a interessanti interrogativi sulla trasformazione del significato e della fruibilità dell’opera d’arte nella società contemporanea. Solamente l’opera dipinta, contrassegnata dalla ruvida materia della iuta, potrà continuare ad avere una sua autonoma esistenza.

Nell’occasione verrà presentato il video “Dal dipinto all’immagine” dello psichiatra e video artista Domenico Fargnoli che costituisce una rielaborazione delle opere pittoriche di Franca Marini e a cui quest’ultima si è ispirata per la realizzazione della mostra. Tale video sarà inoltre parte integrante della performance “Immagine e movimento” realizzata dal corpo di ballo del coreografo Keith Ferrone con musiche del pianista Stefano Maurizi e del gruppo musicale Pankow in programmazione il 28 Ottobre al Festival della Creatività di Firenze.


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La Nazione, 11 Novembre 2007
Il sogno americano di Franca. Da Siena alla University of New York
di Giulia Maestrini
Più che un’avventura o una nuova esperienza, più che una sfida, quello di Franca Marini è stato un ritorno alle origini. Alle proprie origini, ovvero gli Stati Uniti che già alla fine degli anni Ottanta avevano segnato per lei la svolta artistica e professionale. Franca Marini – artista classe 1962, senese di nascita e di formazione – è tornata dunque in America e lo ha fatto, pochi giorni fa, grazie ad una mostra personale dal titolo “Dal dipinto all’immagine” allestita negli spazi del Buffalo State College, State University of New York.
Il successo riscosso non è stato una sorpresa, dato che il paese d’Oltreoceano è sempre stato carico di soddisfazioni per lei che, giovanissima e ricca di sogni, aveva lasciato la bella Italia oltre vent’anni fa, per cercare fortuna a San Francisco, in California. La chiamata arrivata dall’University of New York è stata quindi sì, un riconoscimento, ma in un certo senso anche la chiusura di un cerchio. Franca Marini è stata invitata a Buffalo in qualità di visiting artist e quindi non solo per l’allestimento di una mostra, ma per tutta una serie di eventi dedicati al suo lavoro, tra cui anche una lezione che lei stessa ha tenuto sulle tecniche pittoriche. Ed è stato proprio “il bel rapporto creato con gli studenti – racconta l’artista – il loro coinvolgimento in tutte le occasioni e nell’allestimento stesso della mostra la parte più interessante di questa esperienza”. Un’istallazione composita quella che la Marini ha creato ad hoc per la sede della State University – e che in parte ha realizzato proprio in America – in cui gli elementi pittorici, dipinti sulla iuta, si intrecciavano con le forme scultoree tenute sospese dai fili di rame, nel tentativo di rappresentare il processo di costruzione dell’immagine nella video arte passando, come voleva il titolo dell’esposizione, dal dipinto.
La stessa scelta di utilizzare la forma artistica dell’istallazione – ovvero di un’opera che vive soltanto se e fin quando è inserita nello spazio per il quale è stata concepita – riportava al concetto della video arte, le cui creazioni vivono solo se e fin quando sono proiettate su uno schermo. Il video in questione è stato l’omonimo “Dal dipinto all’immagine” in cui lo psichiatra e video artista Domenico Fargnoli ha rielaborato l’opera pittorica della Marini ed a cui la stessa artista si è ispirata per realizzare l’istallazione; contemporaneamente alla mostra newyorchese, il video veniva proiettato a Firenze dal coreografo keith Ferrone, durante una performance presentata al Festival della Creatività. Una personale, questa, che rappresenta un ulteriore tassello nella interessante carriera della Marini e che si aggiunge alle altre mostre personali già allestite, in passato, a san Francisco, a New York ed in Costa Rica.